“Il primo passo verso una rivoluzione culturale che può far crescere veramente l’Italia nei confronti della musica. Come musicista professionista da sempre cerco di avere un’etica e una professionalità che, purtroppo, non sono supportate dal sistema sociale e giuridico del nostro paese, così l’analogia con la giungla è spesso inevitabile. Il codice deontologico è sicuramente il primo passo per formalizzare e concretizzare una distinzione dei ruoli e una professionalità che oggi sono ancora mancanti in questo paese.
Spero che l’attitudine individualista e protezionista di molti nell’ambiente possa svanire e che tutti abbraccino questa iniziativa, creando un’onda che possa scuotere vecchie credenze e luoghi comuni e faccia veramente diventare la musica una professione e non un hobby!”
Steve Angarthal
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