Luca Colombo

 

IMG_9473-3“Avere un codice deontologico è importante, per chi ci vede da fuori e per come siamo all’interno come categoria.
Per essere legittimati è importante avere un codice comportamentale, di preparazione e di atteggiamento verso la professione di musicista, solo così si può pretendere un trattamento adeguato agli sforzi di una vita.
Nelle mie lezioni oltre alle scale ed agli arpeggi cerco di insegnare anche questo, avere un codice scritto è sicuramente una grande conquista per avere un denominatore comune”.

Luca Colombo
www.lucacolombo.biz

Walter Savelli

savelli web“Durante i miei 50 anni di professione musicista, ho sperato e sognato che qualcuno realizzasse qualcosa di simile ed ecco che Note Legali finalmente realizza il mio sogno e quello di tanti altri colleghi: il Codice Deontologico del Musicista. Evviva! E adesso, via libera alla possibile realizzazione dell’Associazione dei Musicisti Professionisti“.

Walter Savelli
www.waltersavelli.it

Presentata al MEI di Faenza la nuova versione del Codice

Microsoft Word - Codice Deontologico Musicista Professionista vs

E’ stata presentata ufficialmente sabato 28 settembre 2013 al MEI 2.0 di Faenza la nuova versione del Codice Deontologico del Musicista Professionista.

Il Presidente di Note Legali Andrea Marco Ricci ha illustrato ai partecipanti la versione 1.1 del Codice, arricchita dai contributi di Michele Massimo Pontoriero, Segretario Nazionale del sindacato FeLSA CISL Spettacolo e Comunicazione, che ha aderito all’iniziativa.

La versione 1.1 del Codice Deontologico del Musicista professionista è scaricabile in pdf qui.

Cesare Chiodo

IMG_8558bw“In tutti questi anni di lavoro mi sono reso conto che la soddisfazione più grande per un musicista è sapere che il proprio lavoro venga riconosciuto e apprezzato, ed essere considerato come un vero professionista; un professionista è colui che avvalora il proprio lavoro attraverso principi etici, un comportamento corretto e rispettoso dei ruoli, dei meriti, dei crediti, dei colleghi etc., sentendosi in prima persona parte di una categoria.
Il codice deontologico del musicista è la prima parte del suo DNA.

Cesare Chiodo
www.facebook.com/cesare.chiodo

Claudio Carboni

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“Normalmente nel mondo della Musica attribuiamo la colpa di ciò che non funziona sempre ad una causa esterna, proviamo una volta tanto a metterci in gioco noi stessi e impariamo per primi a rispettare le regole.”

Claudio Carboni
www.claudiocarboni.com

Presentazione del Codice Deontologico dei Musicisti Professionisti al M.E.I. 2.0 di Faenza

In occasione del M.E.I. 2.0 – il festival degli artisti emergenti e indipendenti organizzato a Faenza da Audiocoop e Rete dei Festival – sabato 28 settembre si terrà una presentazione del Codice Deontologico dei Musicisti Professionisti. Per l’occasione rappresentanti di Note Legali, delle realtà sindacali coinvolte e degli artisti presenteranno e discuteranno l’iniziativa, alle 16.30 presso la Sala Gialla del Comune di Faenza (Piazza del Popolo 31). L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti.

Per conoscere il programma completo del M.E.I. 2.0: http://www.meiweb.it/mei-2-0-il-programma/
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Massimo Varini

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“Ho aderito con grande piacere ed onore alla proposta di Note Legali! Finalmente un Codice che stabilisce delle linee guida comportamentali per chi fa questo lavoro e per chi vorrebbe arrivare a farlo. Si tratta di un elenco di cose che il buon senso dovrebbe suggerire a tutti ma che per una volta tanto, scritte e fissate nelle nostre menti, fanno di noi una categoria che rispetta delle regole importanti ed organizzate”.

Massimo Varini
www.massimovarini.it

Presentazione del Codice Deontologico del Musicista Professionista al Music Italy Show di Bologna

La prima bozza del Codice Deontologico del Musicista Professionista è stata presentata ufficialmente in occasione del Music Italy Show 2013, il salone dedicato al settore svoltosi a Bologna dal 14 al 16 giugno. Alla presentazione hanno partecipato rappresentanti degli artisti, dei sindacati e della politica.

Il Presidente di Note Legali Andrea MarcoRicci ha ricordato, illustrando il codice, che l’iniziativa è “coraggiosa, pericolosa, difficile. Al momento il Codice non prevede sanzioni, non fino a quando non si terminerà l’iter per costruire un’associazione di professionisti come la legge 4/2013 prescrive, ma si pone come una “carta specchio” che vuole invitare la categoria a riflettere sul proprio comportamento, farlo proprio, aprire un confronto tra colleghi, divulgarlo ai propri studenti. Non potendo definire univocamente cosa sia un professionista (la legge non lo definisce, e il dizionario italiano descrive come professionista chi vive di un mestiere, mentre noi sappiamo che chi fa musica, spesso svolge anche più di un lavoro), la carta si rivolge a coloro che vogliano trarre una qualunque retribuzione, anche minima dalla propria arte: questo rappresenta probabilmente la differenza tra il dilettante e il professionista (o aspirante tale); chi voglia guadagnare facendo musica deve avere un comportamento professionale, perché in quel momento rappresenta la categoria“.
Testimonianza di sostegno arriva da Claudio Formisano, presidente di DISMA Musica (Associazione Italiana dei Produttori e Distributori di Strumenti Musicali) che ha elogiato l’iniziativa, ritenendo che “oggi più che mai il mondo della musica necessiti di un punto di vista a 360 gradi”. Michele Massimo Pontoriero, Segretario Generale del Sindacato S&C – Spettacolo e Comunicazione FeLSA CISL ha dato disponibilità a proseguire il lavoro nel senso indicato dalla riforma delle libere professioni, descrivendone le tappe essenziali.
Massimo Varini, chitarrista, autore e produttore di fama internazionale, ne ha apprezzato e condiviso il contenuto, in quanto ritiene che “i musicisti debbano essere i primi a rispettare il lavoro dei propri colleghi, in particolare nell’ambito del diritto d’autore, verso il quale in Italia vi è una grave mancanza culturale“.
Michela Montevecchi (M5S), membro della Commissione Cultura del Senato, ha elogiato la presenza anche nel nostro settore della “questione morale”, dell’etica, dei valori, ricordando come questo sia il primo passo necessario per i cambiamenti. Inoltre ha enfatizzato la necessità di una maggiore attenzione della categoria anche nell’ambito didattico, e ha mostrato grande interesse verso i numerosi interventi sottoposti dai presenti sulle problematiche che vive il settore musicale.

Per maggiori informazioni: info@notelegali.it.